Viaggiando verso le elezioni

elezioni-3Un weekend impegnativo, ieri ero a Cagliari per insegnare ad un corso di riabilitazione oggi atterrato  a Fiumicino, stasera volo per Palermo dove domani e dopodomani devo intervenire al corso di Neurofisiologia e riabilitazione. Perfetto, si potrà pensare, combinazione tranquilla, relax. Invece mi trovo sul treno che mi porta in Umbria per votare, riprendere subito la macchina, tornare a Fiumicino, speriamo in tempo per il volo per Palermo.
Sembra una cosa un po’ folle ma per me il voto è rimasto un diritto-dovere inalienabile.
L’altro giorno ero sul treno per Fiumicino ed ero seduto vicino a 3 ragazze di circa 25 anni di età, andavano in viaggio e non avrebbero votato. Raccontavano che le loro famiglie le avevano pregate di rinviare il viaggio per votare. Non l’hanno fatto e commentavano sui loro possibili voti. Una diceva che forse avrebbe votato Bersani ma era sostanzialmente indifferente, un’altra era indecisa tra Bersani e Ingroia ma non vedeva tutta questa necessità di votare, la 3a forse Monti, forse Grillo molto più probabilmente nessuno. Tutto questo senza argomentazione come se il voto fosse un inutile orpello, un qualcosa del quale non si capisce il valore. Tutti ladri, tutti insieme, il ladro di galline e il criminale mafioso, l’appiattimento mediatico che rende la politica un melting pop che può fare apparire ragionevole anche lo sfascismo di Grillo. Mentre le ascoltavo mi veniva in mente Gramsci con il suo odio per gli indifferenti.
Questa esperienza mi ha rinforzato la determinazione di andare a votare facendo qualcosa di poco razionale. Lo sappiamo, non c’è molto entusiasmo in giro, ma non possiamo mancare questo appuntamento che sarà comunque un evento che ci farà voltare la pagina di questo ventennio passato.
Aprire la nuova pagina dove ci siano sempre più persone che coniugano i diritti con i doveri, dove ci siano opportunità per tutti, il diritto alla salute e il diritto allo studio garantiti, opportunità per chi ha voglia e coraggio di esprimersi, dove si fugga da tutti gli integralismi, dove la politica vera torni a fare da protagonista, dove le opportunità fornite dalle nuove tecnologie siano pienamente sfruttate per risparmiare e per far emergere quella cittadinanza globale contro gli integralismi localistici; un luogo dove non trova posto chi fa della menzogna uno stile di vita, dei propri interessi il valore primario.
Questo programma sembra ovvio, sembrano più slogan che vere opportunità, in realtà sono le idee che governano i comportamenti e, quindi, dalle idee si possono realizzare i programmi.
Occorre risparmiare per diminuire i costi e diminuire le tasse, penso si possa fare nella consapevolezza che se vogliamo mantenere il sistema pubblico come base dello stato bisogna renderlo economicamente compatibile. La privatizzazione selvaggia aumenta i costi e diminuisce la qualità, parlo soprattutto della sanità, il campo dove lavoro.
Si portano spesso ad esempio gli Stati Uniti come modello di liberismo dove tutto funziona. In realtà è vero l’opposto, la sanità negli Stati Uniti costa più del doppio, se non hai una buona assicurazione rischi di rimanere senza assistenza o comunque con minore assistenza del necessario. E’ vero che ci sono poche tasse ma questo è dovuto in grossa parte all’esclusione dei costi della sanità nelle tasse. Invece di pagarli nelle tasse i costi della sanità sono coperti dalle assicurazioni, ma pagare le assicurazioni non è un’altra forma di tassa ? Ovviamente per risparmiare si fanno assicurazioni che coprono solo parzialmente, il medico di base spesso te lo paghi direttamente, se non hai i soldi denunci il medico per ottenere soldi per pagarti le cure. Il medico viene condannato, gli aumenta il premio assicurativo, lui aumenta le tariffe e ad ogni giro di giostra qualcuno rimane escluso. Per molti ammalarsi seriamente significa vendersi casa, la macchina e altri beni.
Questo è un esempio di sistema che non vorrei in Italia.
A mio parere Bersani è colui che incarna più da vicino questa visione e quindi è lui che voterò. Sono consapevole, anche la sinistra deve modernizzarsi, deve avere una sguardo più aperto ai modelli innovativi e meno ideologici, deve fare un ulteriore sforzo di rinnovamento ma sono fiducioso che Bersani possa garantirlo.
Soprattutto voglio garantirmi la possibilità di scelta attraverso il voto e avere la libertà di votare qualcun’altro se le mie aspettative saranno tradite ma mai entrerò nel “girone” degli indifferenti.

” … L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qualche volta li fa desistere dall’impresa eroica. … ”

A. Gramsci

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