Dopo alcuni mesi di trascuratezza del mio blog, preso da attività scientifica e di relazioni varia anche via web mi trovo a scrivere un commento per il 25 Aprile.
Le voci di denigrazione di questa giornata, gli atti che oggi si sono compiuti rappresentano un esempio di come la reinterpretazione della storia sta generando “mostri”.
Il 25 aprile è una giornata di festa per l’Italia e per gli Italiani, si festeggia la liberazione dal nazismo e dal fascismo che al di là delle revisioni storiche erano portatori di morte, razzismo e negazione della libertà. Oggi si vuole far credere che questa è una festa della sinistra e che, quindi, secondo gli schemi del populismo dominante andrebbe denigrata solo per questo. La storia ci parla di cose diverse. La lotta di liberazione partigiana è iniziata in Francia nel 1941 subito dopo l’invasione tedesca e l’hanno iniziata personalità della destra francese, successivamente, quando Stalin ha rotto il rapporto con Hitler anche la sinistra si è aggiunta. In Italia, come scrive Cazzullo nel suo recente libro “viva l’Italia” la resistenza non fu di destra o di sinistra ma fu del popolo che voleva la libertà. Chi era rimasto nella repubblica di Salò non era dalla parte giusta perchè continuava a portare l’idea di razzismo e di oppressione degli altri che è incompatibile con l’idea di libertà che oggi dobbiamo riaffermare. Si potrà credere nella buona fede di giovani indottrinati, di gente che voleva tener fede alle proprie idee ma non c’è nulla di paritario tra chi voleva la libertà e la democrazie e chi voleva perpetuare la dittatura.
Apr 25