ll giorno del riposo di Augusto volge al termine. Le Feriae Augusti erano state istituite per festeggiare la fine dei raccolti e la ricchezza delle messi. È così che il mio ringraziamento verso i professionisti dell’ospedale di Foligno, in occasione di questa tradizionale festa, è anche un momento di riflessione. Nei mesi passati, tra mille difficoltà, abbiamo seminato, ci siamo arrabbiati, abbiamo sorriso, ci siamo impegnati tutti insieme medici, infermieri, oss, tecnici di tutte le professioni, psicologi e personale amministrativo esprimenti comunque le nostre professionalità.
Un ringraziamento anche alla Curia con la quale abbiamo potenziato la collaborazione nell’idea che la spiritualità è parte integrante del processo di cura. Al di là delle tensioni, delle aspirazioni, dei successi e delle frustrazioni lo spirito dei professionisti dell’ospedale di Foligno è stato sempre quello di sostenere il sistema sanitario Nazionale consapevoli del patrimonio da coltivare per garantire la cura delle persone malate. Negli scorsi mesi sono stati aperti nuovi ambulatori ampliando l’offerta delle cure. Tuttavia, le liste d’attesa, la difficoltà di accedere alle cure è rimasto uno dei principali crucci. Insieme abbiamo, stiamo facendo e faremo di tutto per limitare questo elemento di disequità . Stiamo trasformando la presa in carico da un modo per aspettare una prestazione che ritarda, in una certezza di avere l’appuntamento per la prossima visita direttamente dallo specialista. Chi ha una malattia cronica deve avere programmati i propri percorsi senza ricercare le cure con complicati fai da te. In questo ci può essere di grande aiuto la medicina digitale e la telemedicina. Proprio per questo la settimana scorsa abbiamo istituito un coordinamento per la medicina digitale e i percorsi diagnostico-terapeutici allo scopo di definire come utilizzare queste moderne opportunità per il concreto miglioramento delle cure. Per fare questo occorre potenziare il rapporto tra ospedale territorio, tra specialista e medico di medicina generale. Questo permetterà di migliorare l’appropriatezza e di risparmiare su esami che a volte si rivelano poco utili. L’appropriatezza della prescrizione è lo strumento decisivo per abbattere, o quantomeno limitare, la lista d’attesa. Da settembre dovremmo aumentare gli interventi chirurgici in relazione all’auspicato aumento degli infermieri, così come aumentare la disponibilità di altre prestazioni. Dovremo ritornare a pieno regime con la riabilitazione di Trevi per potenziare la risposta riabilitativa necessaria dopo la cura nella fase acuta. Dovremo potenziare il ruolo delle associazioni a supporto delle cure in ospedale, consapevoli che le associazioni delle persone malate forniscono strumenti di approccio che non professionisti non possediamo pienamente. C’è molto da fare, le difficoltà sono molte ma le professionalità dell’ospedale di Foligno sono una garanzia di approdo nel mare agitato.